Solo pochi sanno che qui a Genova, proprio in Marina Porto Antico, è custodito, da più di 100 anni uno strumento fondamentale per monitorare il livello del mare e l’ampiezza delle maree.
Si tratta del mareometro, termine che ha origine dall’unione di due parole metro e marea per l’appunto.
Il mareometro collocato nella darsena fin dal 1884, nel 1910 fu trasferito su Ponte Morosini, nei pressi di Marina Porto Antico, proprio nel luogo dove è possibile ormeggiare la propria imbarcazione per godere delle bellezze della città di Genova, ed esplorare i meravigliosi tratti della costa Ligure.
Dal 1954 sino ad oggi, le misurazioni effettuate dal mareometro genovese hanno acquisito un valore di fondamentale importanza, divenendo punto di riferimento per il calcolo dell’altimetria del territorio italiano. Pensiamo ad esempio all’altezza del Monte Bianco, misura 4809 metri “sul livello del mare”. Ebbene solo gli esperti sanno che, tale “livello altimetrico”, viene definito in base ai rilevi effettuati nel tratto di mare che bagnai il mare della Liguria, ossia prendendo come “zero” il livello medio del mare, determinato dal mareometro genovese.
Ma di cosa si compone un mareometro? E come vengono registrate le maree?
Iniziamo in primo luogo con il dire che il mareometro dell’Istituto idrografico della Marina situato su Ponte Morosini è di tipo galleggiante. Lo strumento in funzione oggi non è quello originale, nel tempo la strumentazione si è molto evoluta. Il primo mareometro si chiamava “mareografo Thomson” ed è rimasto attivo fino al 2010.
Per conoscere più da vicino i dettagli di questo affascinante strumento ci viene in aiuto la Marina Militare che sulla sua pagina web racconta: “Il galleggiante è contenuto in un pozzetto scavato all’interno del banchinato, profondo tre metri e collegato con il mare aperto da un sifone, allo scopo di smorzare le oscillazioni del moto ondoso che altrimenti altererebbero la registrazione.
Le variazioni di marea venivano registrate meccanicamente da un pennino che si spostava su un rullo di carta bianca trascinato da un meccanismo a orologeria.
Negli ultimi 20 anni a esso sono stati affiancati strumenti più moderni, con sensore a pressione e con sensore radar. I movimenti subiti dal galleggiante vengono trasmessi a un decoder, che traduce le oscillazioni (e quindi i livelli di marea) in misure istantanee della distanza fra il punto di riferimento, fissato ad un piano di granito per limitare al massimo le variazioni nel corso dei decenni, e il pelo dell’acqua e le trasmette alla sede dell’Istituto Idrografico via modem GSM.
Tramite un software dedicato è possibile visualizzare in tempo reale il grafico di marea e i valori di pressione e temperatura atmosferica rilevati attraverso due appositi sensori”.
Questa è solamente una delle tante chicche che il porto di Genova vi offre e che non tutti conoscono. Ormeggiando a Marina Porto Antico, proprio nelle vicinanze di Ponte Morosini, potrete essere vicini anche a questo pezzo di storia.
Genova è anche questa. La Liguria è anche questa. Venitele a scoprire.
Marina Porto Antico vi aspetta.
Foto sito internet Marina Militare Italiana