Genova è una città che offre tantissimo ai visitatori, e che si presta a parecchi ritorni nel tempo, per scoprire i tanti angoli “nuovi” che da soli valgono il viaggio. Abbiamo già visto, per chi avesse le ore contate, cosa vedere a Genova in un giorno; e abbiamo anche visto, per chi volesse uscire fuori dai noti giri turistici, la bella camminata dell’acquedotto storico di Genova. Oggi vogliamo parlare di un’altra chicca per chi vuole scoprire qualcosa di interessante all’infuori dello stupendo centro storico del capoluogo ligure. E se è vero che l’idea di visitare un cimitero potrebbe risultare poco attraente per alcuni, il camposanto di cui vi vogliamo parlare oggi spicca per la sua grande bellezza. Insieme al cimitero di Père-Lachaise di Parigi, al cimitero vittoriano di Highgate di Londra e al Cimitero de la Recoleta di Buenos Aires, il Cimitero Monumentale di Staglieno figura sicuramente tra i cimiteri che vale la pena visitare. Per la bellezza del contesto e dei monumenti ospitati, per i personaggi illustri che vi sono sepolti, nonché per le parole stupende che tanti personaggi del passato hanno usato per descriverlo.
Cimitero di Staglieno: un po’ di storia
Tra i monumenti monumentali più importanti d’Europa, il Cimitero di Staglieno è stato aperto ufficialmente nel 1851. L’incarico della progettazione era stato affidato 16 anni prima all’architetto Carlo Barabino, famoso per aver disegnato tra le altre cose il Teatro Carlo Felice e il Palazzo dell’Accademia; la sua morte improvvisa durante l’epidemia del colera del 1835 costrinse però a ritardare i lavori, portati poi avanti dall’allievo Giovanni Battista Resasco, che accentuò ulteriormente la componente monumentale del camposanto. Ecco che allora abbiamo i grandi portali che accolgono il visitatore, nonché ovviamente l’imponente Pantheon, andando a combinare l’architettura neoclassica con lo stile naturalistico, sullo stile del Père-Lachaise.
Personaggi illustri sepolti al Cimitero Monumentale di Staglieno
Ad attirare i curiosi al Cimitero Monumentale di Staglieno peraltro non sono unicamente le meraviglie architettoniche. Anche i tanti personaggi illustri che qui trovano sepoltura contribuiscono a renderlo un posto davvero speciale. Qui è possibile trovare le tombe di tanti cittadini di Genova e di altre personaggi famosi che scelsero Staglieno per la propria sepoltura. Ecco che allora si potranno cogliere le tombe di Fabrizio De Andrè, Edoardo Sanguineti, Raffaele Rubattino, Gian Carlo Di Negro, e ancora della moglie di Oscar Wilde Constance Mary Lloyd Wilde, Nino Bixio, Enrico Alberto d’Albertis, Giuseppe Mazzini, Anna Maria Ortese, Fernanda Pivano e tanti altri.
Personaggi di passaggio
La fama del Cimitero Monumentale di Staglieno è cresciuta anche grazie ai tanti personaggi famosi che nella storia lo hanno visitato. Pensiamo a Guy De Maupassant e all’imperatrice Elisabetta d’Austria “Sissi”. Ma anche a Mark Twain, che scrisse “l’ultima visita fu quella al Cimitero, e di cui continuerò a ricordarmi quando mi sarò dimenticato dei palazzi”, e di Ernest Hemingway, che lo descrisse come “una delle meraviglie del mondo”. E ancora, da qui è passato il bassista dei Joy Division Peter Hook, che scelse di usare proprio una foto della tomba Appiani come copertina dell’album “Closer” nel 1980. Passarono di qui anche Friedrich Wilhelm Nietzsche, Arthur Evelyn Waugh e ovviamente Oscar Wilde, per visitare la tomba della moglie.
Come raggiungere il Cimitero Monumentale di Staglieno
Raggiungere il Cimitero di Staglieno non è difficile. In auto si arriva facilmente dal casello Genova Est. Chi invece volesse partire dal nostro porto turistico di Genova, una volta ormeggiata la propria barca, non dovrà fare altro che prendere l’autobus 34, che ferma proprio qui davanti alla nostra marina.