coprire la barca

Come coprire la barca d’inverno: la scelta del telo

In pieno novembre, chi non ci ha già pensato deve farlo assolutamente ora, senza rimandare oltre: come coprire la barca d’inverno per tenerla al sicuro? Le barche, va detto, a essere pignoli dovrebbero essere coperte praticamente sempre, per essere protette dal salino, dagli sbalzi termici, dai raggi solari, dalla pioggia, da occhi indiscreti, dalla polvere e via dicendo. Ma di certo la copertura diventa particolarmente importante durante la stagione fredda, e in particolar modo in caso di rimessaggio invernale, ovvero di “abbandono” stagionale della barca. Ma come scegliere il telo di copertura perfetto per la propria imbarcazione? Ecco una guida in cui tratteremo delle caratteristiche da premiare nel telo copribarca, dei materiali da preferire e dagli accessori che possono rendere la copertura davvero perfetta

Coprire la barca d’inverno, in tutti i casi

Dove lascerai la barca in questi mesi? Ormeggiata nel posto barca della tua darsena di fiducia, magari ben protetta e vicinissima al centro città, come quella del nostro porto turistico di Genova Marina Porto Antico? O magari si trova già appoggiata nel suo invaso, a secco, in un’area dedicata? O ancora, magari si trova nel tuo giardino di casa, oppure in un garage, sul sul bel carrello. Certo, il livello di minacce a cui è esposta la barca muta in modo concreto tra una location e l’altra, ma in tutti i casi un telo di copertura è d’obbligo, per proteggere la barca da polvere, insetti, pioggia, sole, gelo e via dicendo. Sottolineato questo aspetto, vediamo come scegliere la copertura più adatta.

La scelta del telo: carrellabile o no

Prima di tutto possiamo dividere il mondo dei teli per coprire la barca in due grandi gruppi. Da una parte ci sono le coperture destinate alle barche carrellabili, ovvero teli che pensano prima di tutto a resistere durante il trasporto della barca: parliamo di coperture “attillate”, rinforzate, che vanno ad avvolgere la barca strettamente per non volare via e per non creare attrito durante gli spostamenti. Poi ci sono invece i teli da copertura pensati per essere stesi sulla barca mentre questa è ormeggiata nel porto turistico o su un invaso, immobile. Qui abbiamo a che fare con coperture più morbide, con maggiore libertà di posizionamento e di tensionamento.

Teli di serie oppure personalizzati

Un altro modo per dividere le diverse coperture per barca è quello di mettere da una parte quelle di serie, già pronte, e dall’altra quelle realizzate su misura. Ovviamente qui è da sottolineare una notevole differenza di costo. Sul mercato è possibile trovare dei teli fatti appositamente per un modello di barca, come anche delle coperture universali, pensate di volta in volta per gommoni da 8 metri, per barche a vela da 10 metri e via dicendo. Chi possiede una barca di un modello abbastanza diffuso di fatto non avrà nessuna difficoltà a trovare sul mercato una o più alternative per la sua copertura, sia esso un gommone, un piccolo motoscafo, un cabinato e via dicendo.
Poi ci sono i teli realizzati su misura: in questo caso si contatta un artigiano specializzato nella realizzazione di coperture per barche che, prese tutte le misure del caso, confeziona un telo ad hoc. Talvolta, in presenza di flying bridge, di boma e altre sovrastrutture, la scelta è praticamente obbligata. Qui non ci sono limiti alla fantasia, con l’armatore che può domandare una finestra trasparente lì, maggiore spazio là, una imbottitura particolare lì sotto, e via dicendo. Non ci sono dubbi: il prezzo lievita, ma il risultato è tutt’altra cosa. Non lontano dal nostro porto turistico di Genova esistono peraltro degli artigiani di grande esperienza nella realizzazione di teli su misura. 2

Il materiale per il telo barca

Nella maggior parte dei casi, i teli per coprire la barca sono realizzati con del poliestere, un materiale tipicamente marinaresco, sufficientemente resistente all’usura e alla tensione, impermeabile al punto giusto, resistente ai raggi solari ultravioletti e economicamente accessibile. Non è raro avere dei teli di poliestere rivestiti con altri materiali, o comunque rinforzati. Ci sono poi i peli in PVC, il quale però tende a essere più pesante, e più difficile da gestire quando si parla di scafi medio grandi. Ci sono poi altre fibre sintetiche più ricercate, per non parlare poi dei teli di copertura di qualità maggiore, i quali al loro interno presentano un rivestimento “morbido”. Questo strato lanuginoso, realizzato in fibra sintetica oppure in cotone, ha uno scopo duplice. Prima di tutto permette di stendere il telo con la protezione massima dello scafo e delle attrezzature, fornendo inoltre successivamente un’ottima protezione di fronte alle abrasioni; in secondo luogo, questo strato va a rendere meno probabile la formazione di condensa all’interno del telo. Sì, perché l’umidità è uno dei nemici numero uno nel momento in cui si copre la barca con un telo per il rimessaggio!

La barca deve respirare

Parlando di umidità, il comandamento è uno: la barca deve respirare. Non possiamo quindi isolare completamente la barca con un telo che va a impedire il circolo dell’aria, rischiando quindi la formazione di muffa. Molto meglio dunque assicurarsi una soluzione traspirante, a partire dal materiale utilizzato. Ma non è tutto qui: per aumentare il passaggio d’aria è possibile applicare alla coperture delle bocchette d’aria, acquistando per esempio dei modelli adesivi, estremamente semplici da usare.

Meglio usare dei supporti telescopici

Per applicare correttamente il telo di copertura alla propria barca esistono gli accessori più differenti. Pensiamo per esempio alla fibbie aggiuntive tenditelone, per far aderire correttamente la copertura, ai ganci elastici e via dicendo. Ma pensiamo anche alle aste telescopiche, che permettono di supportare molto comodamente il telo. In questo modo si possono raggiungere diverse obiettivi: alzando il telo nel punto giusto è possibile evitare la formazione di sacche d’acqua, che potrebbero appesantire la copertura e metterne a repentaglio la tenuta; ma anche permettere il passaggio in coperta, utile per i controlli e per la manutenzione della barca durante l’inverno. A questo scopo, va detto, esistono anche le “porte” adesive da applicare al telo, così da entrare e uscire comodamente dalla copertura della barca.  

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