Sul fatto che sia decisamente ora di concentrarsi sulle soluzioni per un diporto sostenibile,
ormai, sono convinti e persuasi praticamente tutti. Questo perché gli effetti dell’inquinamento
umano sono ormai sotto lo sguardo di tutti (dalla plastica in mare fino ai ghiacciai alpini che si
sciolgono), rendendo di fatto obbligatorio un drastico e veloce cambio di marcia. In effetti,
anche in occasione del Salone Nautico di Genova 2024, la parola d’ordine è stata proprio
sostenibilità, nel segno di un rinnovato e maggiore rispetto dell’ecosistema marino. Su queste
stesse pagine in passato abbiamo del resto già parlato della sostenibilità in barca, dando consigli
su come ridurre in modo l’impatto ambientale della navigazione. Oggi vogliamo fare un passo
ulteriore, indicando nel concreto alcuni oggetti, accessori e strumenti che permettono di rendere
più sostenibile il diporto: ecco la nostra lista.
Soluzioni concrete per un diporto sostenibile
Motore marino elettrico: non si può che partire da qui. I propulsori elettrici per barche sono
ormai una realtà concreta e quotidiana. Questo perché negli ultimi anni si è finalmente riusciti a
portare sul mercato dei motori – soprattutto fuoribordo ma non solo – effettivamente
performanti, con delle performance cioè assimilabili a quelle dei classici propulsori a
carburante, a fronte di prezzi accessibili. E con una lunga serie di vantaggi: non si parla infatti
unicamente di motori marini che non inquinano durante l’utilizzo, e che dunque non emettono
gas a effetto serra; si parla anche di propulsori silenziosi, che consentono di navigare riducendo
al minimo l’inquinamento acustico, per il bene della fauna marina e per un maggiore comfort a
bordo. A rendere ancora più interessante questa soluzione per un diporto sostenibile sono gli
incentivi previsti per la sostituzione dei vecchi propulsori inquinanti.
Alternative alla vernice antivegetativa
Come è noto, per essere performante e protetto, lo scafo di una barca non deve essere ricoperto da vegetazione marina. Questa infatti, oltre a minacciare seriamente nel tempo l’integrità dell’opera morta, va a creare dell’attrito all’avanzamento in acqua, così da incrementare i consumi: da questo punto di vista, di fatto, l’antivegetativa è uno strumento importante per inquinare di meno, permettendo di avanzare con un minore fabbisogno di carburante. Purtroppo però la classica vernice antivegetativa si fonda sulla presenza di pesanti biocidi, che minacciano le specie marine. Sul mercato si stanno moltiplicando però le alternative sostenibili, dalle pellicole per il wrapping fino ai prodotti siliconici, per arrivare agli ultrasuoni nonché, a prezzi più accessibili, a delle vernici antivegetative a ridotto impatto ambientale.
Pannelli fotovoltaici a bordo
Tra gli elementi che vengono in mente a tutti quando si parla di sostenibilità e di transizione ecologica ci sono i sistemi per la generazione di energia elettrica rinnovabile, a partire dagli impianti fotovoltaici. Vale quindi la pena sottolineare che i pannelli fotovoltaici, oltre a poter essere installati sui tetti della case, possono essere sapientemente posizionati anche in barca. Esistono a questo scopo pannelli fotovoltaici per il diporto fissi o mobili, rigidi o flessibili, che permettono di andare a generare piccole o grandi quantità di energia elettrica, per incrementare anche in modo importante l’autonomia dell’imbarcazione e
la sua indipendenza dai combustibili fossili. Ovviamente la scelta dei pannelli fotovoltaici per la
propria barca dovrebbe essere fatta tenendo in considerazione 3 elementi essenziali: spazio a
disposizione a bordo, fabbisogno energetico e budget da investire in questa soluzione per il diporto sostenibile.
Detergenti ecocompatibili
Per navigare verso un diporto sostenibile, l’uso di detergenti a
ridotto o nullo impatto ambientale è di importanza suprema. E parliamo qui di qualsiasi prodotto
per la pulizia: sia dei detergenti usati per la pulizia della barca stessa, sapendo che parte di
questi prodotti potrebbe finire in mare nel caso di pulizia di un’unità agli ormeggi; sia dei
prodotti usati per l’igiene personale a bordo, come lo shampoo per capelli; per arrivare infine ai
detersivi usati per lavare le stoviglie durante una crociera. Sul mercato ci sono ormai tanti
produttori che propongono delle linee ecologiche per ognuna di queste esigenze, pensando a
detergenti che non inquinano l’ecosistema marino e che, talvolta, sono efficaci anche se usati
con acqua salata (così da ridurre parallelamente il fabbisogno di acqua dolce a bordo della
barca).
Cime green
E’ bene tenere a mente che buona parte dei materiali utilizzati nel mondo nautico
sono in qualche modo derivati dalla plastica o dal petrolio. Questo vale per la vetroresina con
cui sono realizzate gran parte delle barche, per i materiali di buona parte delle vele nautiche,
nonché per l’appunto per le cime usate in barca. Si tratta quindi di prodotti che presentano
importanti impatti ambientali, a livello di produzione, di utilizzo e di dismissione. Per questo
può essere utile al momento dell’acquisto cercare delle soluzioni più sostenibili, optando per dei
prodotti che – per quanto possibile – sono stati realizzati mantenendo un alto livello di
attenzione per l’ambiente. Un esempio arriva da alcuni produttori di cime nautiche realizzate a
basso impatto ambientale, con materiali riciclati, in impianti energeticamente efficienti, e via
dicendo.
Rivestimenti ecologici
Non solo plastica, a bordo delle barche ci sono anche altri materiali il
cui utilizzo non può essere considerato come rispettoso dell’ambiente. Un esempio tra tutti è
certamente il teak, sapendo che la preferenza per questo materiale ha devastato intere foreste.
Per mettere fine a questa deforestazione la nautica da diporto si è orientata sempre più verso
delle alternative sostenibili, tra i quali spiccano per esempio i rivestimenti che imitano il teak
usando il sughero, materiale naturale che come è noto “si rigenera”, senza quindi contemplare
l’abbattimento di alberi per la sua produzione.
Porto turistico attento all’ambiente
infine, tra le soluzioni essenziali per un diporto
sostenibile c’è anche la scelta di un porto turistico attento all’ambiente. Nel nostro Marina
Porto Antico di Genova, per esempio, è attiva la raccolta differenziata, e sono presenti servizi
come lo smaltimento degli oli esausti e delle batterie, nonché del ritiro dei rifiuti in banchina,
per avere la certezza che ogni rifiuto venga trattato nel modo più corretto.