Galateo dello yachting, a bordo e nel porto turistico

Nel mondo dello yachting abbondano le regole. Ci sono ovviamente quelle del Codice Nautico, che
hanno a che fare squisitamente con la navigazione e con la sicurezza; ci sono quelle di
manutenzione dei vari prodotti, per una questione di sicurezza e di mantenimento del valore; ci
sono le regole dei porti turistici, che variano leggermente di marina in marina; e poi ci sono le
regole scritte e non del galateo dello yachting. E sono proprio queste piccole e grandi attenzioni e
preoccupazioni che accomunano le genti di mare, volte soprattutto a evitare incidenti, fastidi e
disturbi, sapendo che tutti quanti hanno il diritto di godere appieno le proprie giornate in barca.
Proprio per il rispetto delle regole scritte e sottintese dello yachting i veri marinai si distinguono in
pochi secondi già al loro atterraggio nel nostro porto turistico di Genova, nel modo in cui
governano la barca negli spazi stretti come nel comportamento adottato nel vivere il proprio posto
barca. Ma quali sono dunque queste regole dello yachting? Ebbene, sono davvero tante: qui sotto
cerchiamo di riportare tutte quelle che ci vengono in mente!

Il galateo dello yachting, a bordo e nel marina

Mantenere sempre, nel limite del possibile, una distanza sufficiente dalle altre imbarcazioni,
per ridurre le probabilità di incidenti e per assicurare a ognuno libertà di movimento,
tranquillità e privacy;
Ridurre al minimo i rumori, in rada come nel porto turistico. Questo vuol dire evitare di
tenere lo stereo della barca ad alto volume, ridurre la minimo l’utilizzo del generatore, ed
evitare grida e schiamazzi, soprattutto durante le ore normalmente destinate al riposo;
Non sempre è vietato fare feste “rumorose” a bordo della barca. Nel caso in cui si intenda
farle all’interno del porto turistico, sarà bene informarsi presso i gestori del marina sulle
eventuali disposizioni a proposito, nonché informare con debito anticipo i vicini di barca;
non è ovviamente da escludere l’ipotesi di spostare la festa altrove, in un ancoraggio dove la
musica e il rumore non si traducono in un disturbo;
Il momento del rifornimento di carburante deve essere gestito attentamente. È essenziale
essere preparati, attrezzati e attenti per non far cadere nemmeno una goccia di carburante in
mare, per evitare di inquinare drammaticamente le acque; ed è buona norma, nel caso di
yacht di dimensioni importanti – che possono quindi impiegare anche parecchio tempo per
fare il pieno – pianificare in anticipo il rifornimento, avvisando i gestori ed evitando i
momenti di punta, per non creare lunghe file;
Gettare i rifiuti negli appositi contenitori per la differenziata, il che si traduce nel non
gettare nulla – ma proprio nulla – in mare, come anche nel mantenere le banchine dei porti
turistici pulite e ordinate, sapendo che ogni marina adotta delle regole differenti (nel nostro
marina di Genova, per esempio, offriamo il servizio di ritiro rifiuti in banchina);
Restando sempre nell’ambito della sostenibilità, è estremamente importante prestare grande
attenzione nel momento in cui si dà fondo all’ancora, per ridurre al minimo le possibilità di
arrecare danni al fondale marino; anche per questo motivo sarebbe sempre bene sapere cosa
si trova al di sotto dello scafo prima di gettare l’ancora;

Non fare onda alle altre barche, soprattutto quando ci si trova in rada;
A bordo di uno yacht è sempre bene essere collaborativi, nonché positivi e disponibili, nella
consapevolezza che la vita a bordo è una vita di squadra;
C’è chi ha la fortuna di viaggiare su grandi yacht, su spaziosi catamarani, e via dicendo.
Fatta eccezione per le imbarcazioni più generose, dove lo spazio a disposizione di ogni
passeggero è effettivamente molto, in tutti gli altri casi è necessario prestare attenzione a
non “allargarsi” troppo, tenendo i propri effetti personali ben ordinati in cabina, evitando di
occupare le aree comuni al di là del sensato, e via dicendo;
L’acqua dolce deve essere utilizzata con raziocinio, in base alle effettive disponibilità a
bordo. Se alcuni yacht possono contare su grandi serbatoi, nella maggior parte dei casi si
parla di riserve ridotte. Ecco che allora le eventuali docce devono essere rapide ed efficaci,
riconoscendo all’acqua dolce tutto il valore che merita;
Sarebbe buona norma, quando un armatore invita a bordo del proprio yacht delle persone
con familiarità ridotta o nulla nel mondo della navigazione, dedicare un po’ di tempo alla
loro “formazione”, affinché possano vivere l’esperienza in barca al meglio, in piena
sicurezza, e senza creare disturbo al resto dell’equipaggio. Si parte ovviamente dalle
questioni relative alla sicurezza, mostrando le posizioni di dotazioni come giubbotti di
salvataggio e zattera, per arrivare alla gerarchia di bordo, all’uso del wc e dell’acqua, al
rispetto degli spazi, e via dicendo.

Ormeggio


Chi intende portare a bordo di uno yacht un animale dovrebbe organizzarsi in modo da farlo
senza arrecare disturbo agli altri. Non ci sono certo regole che vietano in assoluto l’ingresso
di cani e gatti in barca, e anzi sono tantissimi i diportisti e gli armatori che non partirebbero
mai per una crociera senza portare con sé il proprio amico peloso; detto questo, è
ovviamente bene che i passeggeri chiedano all’armatore se sia o meno il caso di portare a
bordo il proprio cane o gatto, sapendo che in caso affermativo sarà necessario trovare un
buon posto a bordo per l’animale (al fresco, tranquillo, e via dicendo) nonché prendersene
cura, sapendo che la transizione dalla terra ferma alla barca per un animale spesso non è
delle più facili.

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