Istituto Idrografico

La nuova cartografia dell’Istituto Idrografico della Marina

In occasione del 61esimo Salone Nautico di Genova l’Istituto Idrografico della Marina (IIM) ha presentato una nuova linea cartografica per il diporto.  Data l’attenzione che la notizia ha suscitato fra appassionati, armatori e velisti,  nel team di Marina di Porto Antico si è convenuto quanto fosse necessario delineare più nel dettaglio questo lavoro di mappatura di coste e fondali marini che tanto ci riguarda, anche perché inerente molto al ‘nostro’ Mar Ligure.

In occasione dell’evento al salone di Genova, Massimiliano Nannini, Contrammiraglio e Direttore del prestigioso Istituto Idrografico, è intervenuto per divulgare quello che si è rivelato essere un preciso lavoro cartografico, frutto anche della lunga esperienza dell’IIM.

Nannini ha spiegato che si tratta di “una inedita linea cartografica basata sulla realizzazione di una nuova tipologia di prodotto cartografico destinato a quegli utenti non assoggettati alla normativa SOLAS, ovvero il diporto, che affiancherà la produzione cartografica dell’IIM”.

Quanto ai lavori questi sono cominciati con una “una prima sperimentazione effettuata a Portofino, che continuerà con l’acquisizione di ulteriori dati relativi all’area del Golfo Marconi”.  Ed è un’operosità, quella dell’Istituto, che si tramanda dall’anno del sua fondazione: il progetto è partito infatti “seguendo le orme del capostipite dell’Idrografica italiana nonché fondatore e primo Direttore dell’Istituto Idrografico, l’Ammiraglio Giovan Battista Magnaghi“.

Storia antica dell’Istituto Idrografico

Per comprendere quanto sia antica questa produzione di studio e ricerca è necessario rinvenire addirittura all’Ottocento, ben 140 anni addietro, quando l’Istituto Idrografico fu fondato. A questo proposito il Contrammiraglio Giannini ha precisato che il lavoro si ripete “Ora come allora iniziando quindi dai confini occidentali Italiani con la Francia.

Lo studio “Magnaghi” è incentrato in particolare sulle acque territoriali liguri fino a quelle del porto di Ventimiglia. La stampa di settore ha spiegato inoltre che “Le tecnologie sono avanzate e svolte anche con il sussidio dei droni“. 

Le imbarcazioni utilizzate per la redazione della cartografia sono delle speciali navi idrogeologico-oceanografiche in grado di reperire i dati utili per la compilazione di quel materiale insostituibile durante la navigazione. E la nuova linea di cartografia dell’IIM “Si baserà sui rilievi idrografici ad alta densità eseguiti con le nuove tecnologie a disposizione dell’Istituto Idrografico della Marina (IIM)”. 

L’occasione dell’evento si è rivelata utile anche per offrire dei dati importanti sulla nautica italiana. “Settore strategico” ha sottolineato Nannini: “La nautica da diporto è uno dei settori di importanza assoluta per l’economia dell’Italia: nel 2019 delle 33 milioni di barche nel mondo oltre 577mila sono in Italia, senza contare il grosso impulso dato dall’incremento del 10 per cento dei posti barca avvenuto nell’ultimo decennio (2009-2019)”

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