In questi mesi tra le banchine e i posti barca del nostro porto turistico di Genova si è parlato e disquisito parecchio intorno a un tema specifico: la patente nautica D1. E sì, lo ammettiamo, ne abbiamo sentito davvero di tutti i colori! Abbiamo sentito ragazzi felicissimi di avere l’opportunità di pilotare una barca con un motore “potente” già a partire dai 16 anni, così come abbiamo sentito vecchi lupi di mare per nulla felici di questa apertura del diporto, nella convinzione che lì fuori ci siano già abbastanza persone che conducono una barca senza avere delle capacità sufficienti per farlo in sicurezza, per sé e per gli altri. Questo sapendo benissimo che, secondo i promotori della patente nautica D1, tale licenza rappresenterebbe in realtà un’importante conquista per la sicurezza e per la formazione dei diportisti, e quindi un nuovo e prezioso passo verso una nautica più responsabile. Forse, per capire meglio l’impatto che il patentino D1 potrà avere sul diporto italiano, è bene prima di tutto capire nel dettaglio cosa è possibile fare con la patente diurna e cosa no, e cosa è necessario fare per essere promossi all’esame.
Cosa è possibile fare con la patente nautica D1
Parlando con i diportisti del nostro marina di Genova abbiamo avuto l’impressione che sia chiaro a tutti cosa sia effettivamente possibile fare e cosa invece sia vietato ai possessori della patente nautica D1. Quello che tutti hanno assolutamente chiaro è che il patentino nautico D1 può essere conseguito già a partire dai 16 anni: questa è l’informazione che tutti quanti hanno afferrato benissimo!
Sugli altri punti, invece, i dubbi non mancano. Ecco, quindi, cosa abilita a fare nello specifico la patente diurna:
- Consente di navigare durante il giorno, dall’alba al tramonto
- Consente di condurre barche di lunghezza massima 10 metri (per i patentati minorenni) o di lunghezza massima 12 metri (per i patentati maggiorenni)
- Consente di navigare entro le 6 miglia dalla costa
- Consente di condurre barche con motore di potenza non superiore a 85 kW, e quindi entro i 115,6 cavalli
- Consente di condurre una moto d’acqua, in questo caso entro un miglio dalla costa
Si capisce dunque che il patentino deve essere inteso come un ingresso progressivo al mondo della nautica per i più giovani; nonché come il compromesso tra la guida senza patente nautica (che permette di condurre come è noto barche con motori fino a 40 cavalli) e la guida con patente nautica.
Memori delle convinzioni errate o poco chiare che abbiamo sentito tra i posti barca del nostro porto di Genova, precisiamo ora cosa non è possibile fare con la patente nautica D1.
Cosa non si può fare con il patentino D1
Una volta superato l’esame per la patente nautica D1 resta lunga la lista di cose che non è possibile fare. Ecco i divieti che è bene tenere a mente:
- Non è possibile navigare di notte, e quindi tra il tramonto e l’alba
- Non è possibile condurre barche sopra i 10 metri (per chi ha 16 e 17 anni) o sopra i 12 metri (per chi ha più di 18 anni)
- Non è possibile superare le 6 miglia dalla costa
- Non è possibile condurre barche con motore di potenza superiore agli 85 kW, e quindi oltre i 115,6 cavalli
Tutto questo accade in un contesto in cui il Codice della Nautica permette a chi è senza patente nautica e ha compiuto 18 anni di condurre barche con motore entro i 40 cavalli ed entro 6 miglia dalla costa. E quindi, per l’appunto, senza aver mai dato prova delle proprie competenze nautiche.
Come ottenere la patente nautica D1: corsi ed esame
Vediamo ora qual è l’iter per ottenere la patente nautica D1. Nei mesi scorsi il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato un decreto dirigenziale con il quale è stato definito l’elenco unico nazionale dei quesiti che possono essere inseriti nell’esame scritto per la patente nautica D1. Nello specifico questo test sarà composto da 15 domande, ricavate da quelle già previste dai quiz per la patente nautica “classica”: ogni nuovo esame sarà dunque composto da 15 domande scelte casualmente tra quelle ritenute idonee per la verifica delle competenze necessarie per pilotare una barca spinta da un motore fino a 115,6 cavalli a 6 miglia dalla costa. I temi trattati saranno nello specifico: teoria dello scafo (1 domanda), motore (2 domande), sicurezza (3 domande), manovre e condotta (2 domande), Colreg e segnalazioni (2 domande), meteo (1 domanda), navigazione (1 domanda) e infine normativa (3 domande). L’esame si intende superato con almeno 12 risposte esatte, il tutto in mezz’ora di tempo.
Per accedere agli esami è necessario aver frequentato un corso formativo presso una scuola nautica abilitata, composto da 5 ore di insegnamento teorico (in lezioni frontali della durata non superiore alle 2 ore giornaliere) e da 5 ore di esercitazioni pratiche individuali (non consecutive). È possibile anche sostenere l’esame da privatisti, a patto di avere un attestato che dimostri le 5 ore di esercitazioni pratiche obbligatorie.
Al via agli esami per la patente diurna, a breve
Nonostante la delibera delle normative per la patente nautica D1 sia stata fatta nel 2024, nonostante il decreto sulle domande del quiz risalga alla primavera del 2025, nessun patentino nautico è stato effettivamente emesso: ci sono ancora alcune procedure bloccate, e mancano gli accreditamenti formali. Di fatto le normative dunque esistono, ma la macchina amministrativa non è riuscita a partire nei tempi prestabiliti. L’estate 2025 poteva insomma essere la prima del patentino D1, ma si rimanda tutto all’anno prossimo: a quanto pare la svolta dovrebbe avvenire in queste settimane, con il via reale dei corsi e degli esami che dovrebbe essere dato proprio durante questi mesi.