Il tuo posto barca in Liguria. Quattro meravigliose mete.
Sono numerosi i motivi che conducono gli amanti del mare ad ormeggiare e popolare i posti barca della Liguria. Con una cartina alla mano, intrecciando con un filo rosso il mare e l’entroterra attraversando gli odori della terra e delle olive, lungo il Ponente ligure, ecco che inevitabilmente ne attraverseremo quattro, di buoni motivi. Stiamo parlando dei quattro fra i più antichi e pittoreschi borghi medievali: Lingueglietta, Apricale, Seborga e Triora.
In un ipotetico itinerario, la prima delle nostre mete, è Lingueglietta. Una frazione del Comune di Cipressa, in provincia di Imperia, ed è uno dei borghi più caratteristici della Liguria del Ponente, con un centro medievale ancora intatto.
Un luogo che affascina i cui caruggi sono percorribili solo a piedi. Il centro antico è arroccato intorno al Castello e alla chiesa medievale. Ma l’emblema del borgo è la chiesa-fortezza di San Pietro, che ha subito il passaggio da luogo di culto a fortezza militare per ragioni difensive.
Dopo questo tuffo nel passato, non c’è niente di meglio che placare i propri desideri culinari in degusstazioni dei piatti locali, come la famosa farinate alle fritelle che qui si fanno con i resti della minestra di verdura. Per gli amanti della carne, da non perdere il coniglio, allevato nelle stalle lungo i caruggi, e il cinghiale.
Si può fare ritorno in barca, e godersi la serata a bordo o passeggiando lungo le banchine sorseggiando qualcosa di fresco e riposarsi per le mete del giorno dopo .
Con una breve navigazione con rotta verso ovest, che possiamo condurre rimanendo vicini al profilo della costa, possiamo ormeggiare e spostarci nell’entroterra del Ponente ligure per raggiungere un altro comune che fa parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia”, Trioria.
Durante l’estate visitare il borgo riserva un incredibile fresca sorpresa per chi cerca ristoro dalle temperature costiere. Il borgo si trova a 780 mettri sul livello del mare e gode di un clima tipicamente montano.
E’ probabile che il borgo abbia origini romane intrecciandosi poi con le vicissitudini dei ducati e degli scontri fra le Repubbliche Marinare (Trioria inviò truppe anche nella famosa battaglia della Meloria nel 1284 a sostegno di Genova contro Pisa). Tuttavia la sua fama è forse dovuta a più macabri avvenimenti, dai processi per stregoneria che sovvertirono il borgo fra il 1587 e il 1589. Assolutamente da non farsi scappare il pane di Triora, su cui spalmare il Bruss, un derivato del latte simile a un formaggio cremoso e l’Alpeggio di Triora.
I nostri due prossimi obiettivi per ciudere il cerchio del tour dei borghi fra i più belli d’Italia, sono due piccoli paesi nell’entroterra. Il primo è diventato molto famoso anche per la sua recente storia.
Stiamo parlando di Seborga, autoproclamatosi principato. a partire dagli anni ’50 quando alcuni membri del borgo hanno rivendicato, in virtù di una antico status di Principato, l’indipendenza dalla Repubblica Italiana. Perciò attualmente a Seborga esiste un principe, Marcello Menegatto, detto Marcello I, che batte moneta, il Luigino (del valore di sei dollari Usa) e distribuisce passaporti su richiesta. Il tutto non riconosciuto dalla Stato italiano che fa valere la sua legislazione. Probabilmente un modo per pubblicizzarsi che in ogni caso viene a sostenere i tanti motivi di interesse. A partire dalla sua architettura, con i bastioni militari, le chiese e il bellissimo palazzo del governo. E anche qui la tipica cucina ligure saprà allietare i palati più esigenti con le lasagne al pesto, la farinata e il Ciuppin, una zuppa di pesce a base di scorfano rosso e gallinella.
E visto che ci siamo inoltrati fino al principato di Seborga, è il caso di fare un piccolo sforzo e addentrarsi ancora un pò nell’entroterra per raggiungere Apricale. Uno dei più antichi borghi italiani, la cui origine pare risalire all’età del bronzo e famoso per avere istituito i primi Statuti comunali, vere e proprie Costituzioni, considerati i più antichi della Liguria e dell’Italia. Apricale è ricca di edifici religiosi, come la Cappella di San Rocco e la Cappella di San Martino, antica Pieve romanica. Ma l’edificio che suscita maggiore interesse è senza dubbio il Castello della Lucertola, quasi simbolo di Apricale, edificato in modo magistrale su uno sperone di roccia dai conti di Ventimiglia.
Anche questo paese all’interno del percorso dei “borghi più belli d’Italia”, offre prodotti tipici per la quale, prima di rtornare in barca, conviene sostare. Scoprendo la fragranza della acciughe al finocchio o la burridda di pesce con il riso oppure ancora l’articiocche all’infernu, carciofi ripieni di straordinaria bontà grazie alla loro particolare cotture oltre che al semplice e gustoso ripieno.
Il nostro itinerario è finito. Scoprendo, quanto la Liguria sia bello arrivare dal mare per scoprire la bellezza dei nostro Paese.