america's cup

America’s Cup: aneddoti e curiosità

America’s Cup: aneddoti e curiosità sulla più antica regata velica internazionale

In queste settimane gli appassionati di vela, così come il team del Marina Porto Antico di Genova, sono incollati agli schermi per seguire le emozionanti sfide dell’America’s Cup, il più antico trofeo sportivo per cui ancora oggi si compete. 

america's cup top viewLe squadre hanno iniziato a gareggiare ad Auckland in Nuova Zelanda durante la Prada America’s Cup World Series Auckland (17-18-19 dicembre 2020). È stata la prima opportunità per tutte le squadre di gareggiare l’una contro l’altra sui loro AC75 in vista della prima fase della Prada Cup formata da quattro Round Robin, dalle semifinali e dalla finale (prevista dal 13 al 22 febbraio al netto di eventuali slittamenti legati al meteo). Il team vincitore diventerà Challenger ufficiale e potrà disputare il Match della 36ma America’s Cup contro i neozelandesi.

In attesa dei prossimi match abbiamo raccolto per voi alcune curiosità che forse non conoscevate sull’America’s Cup e sul team italiano di Luna Rossa Prada Pirelli.

I liguri del team Luna Rossa Prada Pirelli

america's cup luna rossa prada pirelli teamSapevate che nel team italiano di Luna Rossa Prada Pirelli ci sono diversi liguri? 

Il più noto è Pietro Sibello del sailing team, giunto alla sua seconda America’s Cup con Luna Rossa. Nato ad Albenga, è un velista di grande esperienza e dopo le Olimpiadi di Atene e Pechino ha qualificato l’Italia per le Olimpiadi di Londra del 2012. 

Poi troviamo il genovese Mario Caponnetto, cfd leader, che ha fatto parte del team Luna Rossa dal 2004 al 2007 per poi diventare membro del team Oracle fino al 2013, con il quale ha vinto due America’s Cup. 

luna rossa raceDel team hydraulics fanno parte Massimiliano Carbone, vincitore dell’edizione xxxv con Emirates Team New Zealand e Davide Pescuma, classe 1993, che si occupa dei sistemi idraulici di bordo. 

Nel team “sail loft” c’è il chiavarese Fabio Corsini che dopo aver iniziato a lavorare come velaio si è trasferito a Palma di Mallorca per fare assistenza ai più importanti campi di regata internazionali, mentre nella sezione “mast & rigging” c’è Raffaele Fredella, con una vasta preparazione nella progettazione del running rigging, dalla produzione dei cordami alla loro lavorazione. Ma non ci sono solamente uomini liguri nel team; nella sezione media, infatti, lavora Giulia Caponnetto, fotografa genovese giunta alla sua seconda America’s Cup con il team Luna Rossa. 

Come sono nate le Challenger Elimination Series dell’America’s Cup

L’inizio della Prada Cup 2021 che stabilirà chi dovrà affrontare il defender nell’America’s Cup è vicino. 

Ma come è nato l’attuale sistema delle Challenger Elimination Series? 

Royal Sydney Yacht SquadronTutto è iniziato da un’idea del barone Marcel Bich, imprenditore noto soprattutto per la penna biro “Bic” e da sempre appassionato di vela. Venuto a conoscenza della America’s Cup incontrò il consiglio di amministrazione del New York Yacht Club condividendo le sue intenzioni di sfidare la Coppa America per la Francia con la sua barca che si sarebbe chiamata “Pen Bic”. 

Il New York Yacht Club accettò l’idea di una sfida francese, ma rifiutò il nome della barca poiché nessun marchio commerciale poteva essere associato alla Coppa o ai concorrenti. In quegli anni, tuttavia, non era facile sfidarsi perché il New York Yacht Club aveva la regola di accettare una sola sfida alla volta e nel 1970 c’era già una sfida registrata dal Royal Sydney Yacht Squadron.

Il NYYC rifiutò quindi la sfida francese rimandandola, ma il barone insistette a tal punto da introdurre il nuovo concetto di Challenger Elimination Series. L’obiettivo del barone era quello di selezionare il miglior sfidante che, alla fine, avrebbe affrontato il difensore – ossia il detentore della Coppa America – in un duello. Il New York Yacht Club accettò questa modalità trasformando così la lotta tra gli sfidanti più intensa.

Il trofeo dell’America’s Cup in tour per la Nuova Zelanda, anche tra le pecore

america's cup nuova zelandaCome è noto, nel 2017 Emirates Team New Zealand si aggiudicò l’America’s Cup sconfiggendo il defender Oracle Team USA nelle Isole Bermuda. Forse però non tutti sanno che, dopo la vittoria, il trofeo (la famosa brocca d’argento) è stato portato in tour per tutte le regioni della Nuova Zelanda per dare la possibilità a tutti i “kiwi” (gli abitanti della Nuova Zelanda) di poterlo ammirare dal vivo.

La coppa ha attraversato il Paese dalla Bay of islands a nord di Auckland a Bluff nell’estremo sud visitando yacht club, pub, negozi, ricoveri ed è stata fotografata persino in mezzo alle pecore.

American Magic, tutte le squadre in aiuto per riparare Patriot 

scuffiaDopo la scuffia avvenuta durante la terza regata del secondo Round Robin della Prada Cup, Patriot la barca di American Magic, ha subito parecchi danni: lo scafo è stato danneggiato insieme soprattutto alla parte idraulica ed elettronica.

Subito dopo la sconfitta di Patriot, tutti i team in gara (Emirates Team New Zealand, Luna Rossa Prada Pirelli e Ineos Team UK) si sono impegnati per aiutare gli americani tanto da ricevere i pubblici ringraziamenti da parte di Hutchinson, lo skipper di American Magic, che ha sottolineato l’alto livello di sportività dimostrata dalle squadre in gara.

CERCA NEL SITO
CATEGORIE
Categorie