Per chi non ha mai dovuto gestire l’ingresso in un marina, potrebbe sembrare strano il fatto di sentire che, tra i momenti più delicati della navigazione, ci sia proprio l’atterraggio in porto turistico. Possibile che dopo aver navigato in mare aperto, dopo aver magari sfidato onde e venti importanti, il diportista debba “temere” proprio l’ingresso in un porto turistico, dove tutto è pensato proprio per facilitare l’ormeggio delle barche? Ebbene, i tanti incidenti avvenuti proprio al momento dell’entrata nei marina dimostrano che fin troppo spesso questo passaggio viene preso sottogamba: non si contano infatti le barche, piccole e grandi, affondante proprio all’ingresso dei porti, dopo aver urtato magari uno scoglio affiorante (peraltro ben segnalato). Oggi vedremo dunque tutte le attenzioni da prendere per un atterraggio in porto turistico in piena sicurezza, per sé stessi, per la propria barca e per gli altri diportisti che hanno scelto di ormeggiare in quello stesso marina.
Ingresso in porto turistico: raccogliere tutte le informazioni
La prima regola, quando si intende affrontare l’atterraggio in porto turistico, è raccogliere tutte le informazioni del caso. Fare il proprio ingresso in un marina non è come fare una sosta con l’auto in un autogrill sull’autostrada, nossignore: ogni porto turistico presenta infatti caratteristiche differenti, e quindi fondali più o meno bassi, venti che soffiano da quella o da quell’altra, spazi più o meno ampi, e via dicendo. Chi entra ed esce continuamente dallo stesso porto turistico di fiducia, non avrà bisogno ovviamente di controllare ogni volta le carte: chi affronta invece per la prima volta l’atterraggio in un porto turistico sconosciuto dovrà consultare per tempo le carte nautiche per capire cosa si troverà davanti, nonché controllare la presenza di avvisi nautici e dare un’occhiata all’elenco di fari e fanali. Questo permette di “conoscere” l’ingresso del porto ancor prima di avvicinarsi, per poi integrare tutte queste informazioni con gli altri dettagli presenti nell’indispensabile portolano. Qui il diportista potrà scoprire tutto il necessario sulla forma dell’imboccatura, sul fondali, sulle eventuali minacce a cui stare attenti, e via dicendo. Diciamolo: una lettura approfondita del portolano permette davvero di gestire al meglio l’atterraggio in un porto, anche in presenza di effettivi ostacoli come venti e oggetti affioranti.
Atterrare in un marina: chi contattare
L’ideale, prima di portarsi verso un porto turistico, sarebbe sempre prenotare un posto barca, così da avere la certezza di trovare un ormeggio e da avere informazioni fresche da parte dei gestori su eventuali condizioni “eccezionali” dell’ingresso nel porto. Detto questo, la regola prevede che l’entrata in porto debba essere preceduta da un contatto via Vhf con l’autorità portuale di riferimento, così da avvisarla dell’imminente atterraggio: si potranno così ricevere le ultime informazioni del caso circa le modalità di attracco e altre attenzioni da tenere a mente. Va sottolineato che di modalità per contattare il porto di solito ce ne sono diverse, dal canale di lavoro preimpostato sul Vhf per arrivare fino al normalissimo contatto telefonico.
I segnali di riferimento per l’atterraggio in porto turistico
Terminata la fase preparatoria, è il momento di affrontare nel concreto l’atterraggio nel porto turistico. Ebbene, bisogna dire che, anche durante l’ingresso vero e proprio, le informazioni non mancano. Qualcosa di utile può arrivarci ovviamente dal GPS nautico, ma va detto che nella maggior parte dei casi non si avranno tante informazioni in più rispetto a quelle della carta nautica aggiornata. Di certo sarà bene alzare lo sguardo per osservare effettivamente l’imboccatura del porto, la quale è corredata da dei segnali evidenti per facilitare l’ingresso, il quale riporta due torrette colorate: quella verde a dritta, e quella rossa a sinistra. Il diportista ha l’obbligo di passare tra questi due segnali, senza quindi passare a lato, per poi proseguire facendo particolare attenzione a eventuali passaggi stretti, i quali vengono opportunamente segnalati dai segnali IALA: chi entra in un canale stretto si troverà quindi l’apposito segnale rosso sulla sua sinistra. La regola generale, in assenza di altre disposizioni, è quella di mantenersi a dritta.
La precedenza per l’ingresso in porto
Al di là della corretta interpretazione dei segnali presenti, al di là delle informazioni del portolano, ci sono delle regole generali che valgono per ogni porto, di qualsiasi tipologia. Le regole di precedenza sono infatti comuni a tutti, e impongono la precedenza sempre e comunque alle barche in uscita dal porto. Va inoltre sottolineato che le imbarcazioni sono sempre obbligate a dare la precedenza alle navi maggiori, le quali proprio per via della propria mole presentano un margine ridotto o nullo di manovra; stesso discorso va fatto rispetto ai traghetti, che devono seguire delle rotte ben precise, con le imbarcazioni a garantire loro la precedenza.
La velocità massima nei porti turistici
Al di là di tutto, in porto si dovrebbe sempre procedere a una velocità sufficientemente bassa per permettere delle correzioni dell’ultimo secondo, così da poter evitare scontri con altre barche o con ostacoli fissi. La velocità massima è quindi definita dal porto, e varia di caso in caso tra i 2 e i 6 nodi massimi (nella maggior parte dei casi si parla di 3 nodi).
Atterraggio in porto turistico dopo il tramonto: le difficoltà aumentano
Si è detto all’inizio che l’atterraggio nel porto turistico deve essere inteso come uno dei momenti più delicati della navigazione. Ebbene, come si può immaginare, l’ingresso in un marina diventa decisamente più delicato nel momento in cui lo si affronta dopo il tramonto. Chi non conosce il porto turistico dovrà quindi procedere con la massima attenzione, facendosi guidare dai fari e dai fanali posti come riferimento dal diportista. In caso di dubbio o di difficoltà, ovviamente, sarà bene contattare il porto, così da ricevere consigli e assistenza.
Seguendo queste regole e preparandosi per tempo all’ingresso, l’atterraggi in un porto turistico può essere affrontato con la massima sicurezza e senza troppo stress. Stai cercando un posto barca a Genova? Prenota un ormeggio per la tua barca nel centro storico, nel nostro Marina Porto Antico di Genova!