ormeggio

Perché, quando e come ormeggiare con cima a terra

Ci sono tanti diportisti che non hanno mai ormeggiato con cima a terra, tanti altri che invece ritengono questa prassi una pratica assolutamente comune. In effetti molti “vicini di casa” del Mediterraneo mettono normalmente la cima a terra: pensiamo ai diportisti in Croazia e in Grecia.

Anzi, ci sono luoghi in cui, per conformazione della costa e per abitudine, quasi tutti mettono la cima a terra al momento dell’ormeggio: così accade per esempio nelle rade dell’isola di Meganisi, in Grecia, come anche nelle strettissime insenature dell’isola croata di Solta (dove anzi le cime a terra sono solitamente quattro). E in Italia? La cima a terra da noi è poco utilizzata. Un po’ perché raramente se ne ha realmente bisogno, un po’ perché non tutti sanno come sfruttare al meglio questa possibilità, un po’ perché ci sono tanti stupendi e comodi porto turistici in cui prenotare un posto barca, un po’ perché in molti pensano che questa pratica sia vietata per legge. Non è così: non esiste nessuna normativa che vieta al diportista di mettere una cima a terra in caso di bisogno, a patto di gestire questo ormeggio in modo corretto e sicuro. Oggi vedremo quindi cosa significa ormeggiare con delle cime a terra, quando è il caso di mettere una cima a terra e come gestire questa manovra affinché sia sicura ed efficace. Buona lettura!ormeggiare a terra

Cosa vuol dire ormeggiare con cime a terra?  

Prima di tutto, spieghiamo a chi non conosce questa pratica di ormeggio cosa significa mettere una cima a terra. Lo scenario tipico è quello del diportista che desidera trascorrere una notte in rada in modo sicuro. Come è noto, nella maggior parte dei casi è assolutamente preferibile essere liberi di girare alla ruota, ovvero di lasciare che la barca si orienti seguendo il vento “ruotando” intorno all’ancora filata; e ancora, in linea di massima è sempre meglio essere liberi di levare l’ancora e lasciare la rada nel più breve tempo possibile in caso di emergenza, senza avere ulteriori cime da gestire (e nel peggiore dei casi da tagliare). Come vedremo tra poco, però, ci sono alcuni casi in cui la cima a terra è una soluzione assolutamente consigliabile ed efficace, per limitare dei movimenti della barca che potrebbero risultare dannosi o pericolosi. Anzi: in alcuni tipi di ormeggio, mettere una o più cime a terra è praticamente una scelta obbligata.

Quando mettere le cime a terra nell’ormeggio

Dunque, quando ormeggiare con una cima a terra, e quando invece evitare? Il diportista coscienzioso sa che questa tecnica va evitata tutte le volte in cui non si rende effettivamente necessaria, e sa bene che, quando si mette una cima a terra è buona norma avere a portata un coltello per tagliarla velocemente in caso di bisogno. Dunque, in quali casi sfruttare un appiglio sulla terraferma oltre all’ancora? Ecco un breve elenco:

  • Il caso più tipico è quello del diportista che decide di trascorrere una notte in una rada molto stretta, come accade per l’appunto nell’isola di Solta. In mancanza di spazio, infatti, le opzioni sono due: o si rischia tutto usando poco calumo, per dormire sonni tutt’altro che tranquilli; o si sfruttano una o più cime a terra, facendo in modo quindi che il vento non spinga la barca sugli scogli.
  • A rendere consigliabile l’uso di una cima terra può essere l’estrema ripidità del fondale, possibilità rara ma non impossibile nel Mediterraneo: si pensi ai fondali delle Eolie, che perdono decine e decine di metri in pochi “passi”. Qui ancorare affidandosi alla ruota è impensabile, con l’ancora pronta a spedare al primo soffio di vento: sarà molto meglio quindi optare per una cima a terra.
  • Altra situazione in cui ci si potrebbe trovare a voler ormeggiare con una cima a terra è quella dell’arrivo in un porto turistico pieno (sempre meglio prenotare il posto barca con anticipo!) sia tra le banchine che nella vicina rada. Il diportista che sceglie di gettare l’ancora nei pressi dell’imboccatura della rada dovrà avere la certezza di non essere spinto dal vento all’entrata del porto, utilizzando a questo scopo una cima a terra.

Questi sono i tre principali casi in cui è bene mettere la cima a terra. Attenzione: è bene valutare anche se quella rada vale la fatica ulteriore, se le condizioni meteorologiche sono favorevoli (mai usare una cima a terra in vista di un temporale), se a terra ci sono degli appigli come rocce o grossi alberi per assicurare la cima, se ci sono rocce affioranti, e via dicendo.manovra

Come effettuare la manovra

C’è chi ha visto portare a terra una cima da un incauto nuotatore, mentre la barca procedeva in retromarcia, con il rischio di far finire la cima nell’elica o di ferire il nuotatore stesso. La cima va messa a terra in altro modo, partendo da una buona pianificazione, senza fare nulla a casaccio. Prima di tutto è bene individuare il luogo esatto in cui la cima verrà assicurata, poi è bene preparare la cima, che deve essere lunga, tendenzialmente di almeno 30 metri. Poi ci si aiuterà con un tender – o con un altro tipo di “battello” di servizio – con una persona a bordo incaricata del posizionamento della cima.

Come legare e gestire la cima a terra

La cima va legata preferibilmente a rocce di grandi dimensioni, non tondeggianti, non troppo vicine al livello del mare (per non essere sommerse all’arrivo dell’alta marea). Anche alberi molto robusti possono andare eventualmente bene. Si procederà quindi ad assicurare la cima con una gassa, per poi segnalare alla barca il via alla manovra di ancoraggio, da effettuarsi in retromarcia mentre la cima viene riportata bordo. Eventualmente, al termine della manovra, è possibile considerare di piazzare anche una seconda cima a terra, sottovento. In tutti i casi, è importante avere la certezza di segnalare le cime usate, appendendo sulla loro lunghezza delle boette o eventualmente dei parabordi.

Mettere una cima a terra non è difficile, a patto di pianificare ogni passaggio e prendere per bene le misure. Cerchi un ormeggio più facile, sicuro e sereno? Ti aspettiamo nel nostro marina di Genova: prenota un ormeggio, ci trovi nel centro dello stupendo Porto Antico!

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