Nella pittoresca darsena all’interno del nostro Marina di Genova, il tempo sembra essersi fermato:
lì sono infatti ormeggiati i classici gozzi liguri, al fianco dei bellissimi leudi genovesi, curatissimi
dagli armatori che hanno scelgono di ormeggiare questi capolavori nautici nel centro storico di
Genova. Ma basta spostare lo sguardo sugli altri posti barca del nostro porto turistico di Genova
per accorgersi che la nautica continua a evolversi, con innovazioni continue a livello di scafi, di
tecnologie di bordo e via dicendo. In effetti gli osservatori più attenti hanno ben chiaro quanto sono
cambiate le barche da diporto negli ultimi decenni, così come sono stati introdotti tanti nuovi
dispositivi, semplicemente impensabili fino a qualche anno fa. Ma attenzione: tra i nuovi trend non
ci sono unicamente i dispositivi elettronici, e non si parla quindi esclusivamente di display
multifunzione, di antenne, di radar e via dicendo. Ci sono infatti anche altri elementi che, del tutto
o quasi sconosciuti fino a pochi anni or sono, sono invece diffusissimi tra le banchine dei porti
turistici moderni. Passeggiando tra i posti barca del nostro marina di Genova, per esempio, ci si può
rendere facilmente conto di quanto si siano diffusi velocemente i copriparabordi. Ma per quale
motivo un così alto numero di diportisti sceglie di acquistare queste coperture? Quali sono i
vantaggi che possono assicurare? Come vedremo, non si tratta puramente di una questione estetica.
Cosa sono i copriparabordi
Partiamo con lo spiegare cosa sono i copriparabordi: con questo termine si indicano dei
rivestimenti per parabordi, e quindi tendenzialmente delle “calze” che possono essere realizzate in
vari tessuti con lo scopo di rivestire e proteggere i parabordi disposti lungo il perimetro della barca
in ormeggio. Sull’importanza del parabordo posizionato nel luogo giusto non ci sono davvero
dubbi: se questo non ci fosse, lo scafo della barca sarebbe condannato a subire urti, colpi e abrasioni
contro ai moli e alle altre imbarcazioni. I parabordi entrano in gioco come cuscinetto paracolpi, che
si interpone “morbido” tra la nostra barca e gli ostacoli esterni. Ma attenzione: proprio perché
continuamente esposto a sfregamenti e botte, anche il parabordo andrebbe protetto, in ordine da
garantire alla nostra barca la massima tutela, sia durante le fasi di ormeggio della barca, sia durante
la sua sosta, sia mentre altre barche si avvicinano al nostro scafo per ormeggiare a loro volta. Ma
quali sono nel concreto i vantaggi garantiti dal copriparabordo? Vediamo perché non si tratta affatto
di una dotazione superflua.
A cosa servono i copri parabordi?
Ecco i principali vantaggi di “vestire” i propri parabordi con delle apposite calze:
La carena resta pulita: chi muove i primi passi nel mondo della nautica potrebbe non
averlo notato, ma basta passeggiare tra le banchine di qualsiasi porto turistico per accorgersi
che spesso, proprio all’altezza dei parabordi, si trovano sulle carene delle barche delle
strisce o delle macchie, lasciate proprio dai parabordi; i quali, pur essendo chiamati a
proteggere lo scafo, finiscono durante i loro continui sfregamenti a rovinare
superficialmente la carena, lasciando tracce di gomma o di sporco, o finendo persino per
creare delle abrasioni. Ecco, con i copriparabordi questo problema viene eliminato, o
perlomeno ridimensionato in modo drastico;
L’estetica complessiva della barca: basta dare un’occhiata i nostri posti barca per
accorgersi che di copri parabordi ce ne sono di qualsiasi colore. Certo, i classici sono color blue navy, ma non mancano certo i modelli neri, bordeaux, grigi, beige, rossi e via dicendo.
Di fatto questi elementi permettono di donare alla barca un aspetto particolarmente curato,
andando a riprendere per esempio dei colori presenti altrove;
Il parabordo vecchio diventa nuovo: ci sono parabordi che, dopo anni di servizio, per
quanto si possano pulire con del detergente nautico e con dell’olio di gomito, rimangono
“brutti”. Ecco, con i copriparabordo tutti i paraurti, gonfiabili o meno, tornano a essere
come nuovi, aggiungendo peraltro una rinnovata capacità reattiva di fronte agli urti;
Più silenzio: in molti non lo sanno, ma va detto che rivestire i parabordi con delle calze
copriparabordi permette di rendere queste protezioni più silenziose. Se come sappiamo
durante l’ormeggio il disturbo principale è dato dalle eventuali “molle”, va detto che anche
il continuo strisciare di un parabordo sullo scafo può essere fastidioso per chi alloggia al
suo interno. Ecco, grazie ai peculiari tessuti usati per realizzare i copriparaborti, questi
rumori vengono ridotti al minimo.
Scelta dei copriparabordi: la taglia giusta e il materiale ideale
Sul mercato si possono trovare copriparabordi delle più diverse fogge. E questo di certo non deve
stupire: gli stessi parabordi sono presenti nelle più differenti forme e misure, da quelli cilindrici a
quelli sferici, piccoli e grandi. Il consiglio nell’acquistare i copriparabordi è quindi quello di
controllare l’effettiva compatibilità con le proprie protezioni, sapendo che nel caso dei marchi più
conosciuti – come per esempio Polyform e Majoni – sarà facilissimo trovare delle calze della
misura perfetta.
Per quanto riguarda il materiale, è bene sapere fin da subito che ci sono diverse alternative, tra calze
in poliestere, in polipropilene, in acrilico o in neoprene. Ognuno di questi materiali presenta
caratteristiche differenti, con vantaggi di volta in volta a livello di prezzo, di resistenza, di risultato
estetico e via dicendo. I copripordo in neoprene, per esempio, sono molto resistenti ai raggi
ultravioletti, all’acqua marina e agli strappi, attutiscono perfettamente i rumori da sfregamento e
possono essere tipicamente usati su entrambe le facce; quelli in acrilico sono molto eleganti,
resistono alle muffe, all’acqua e al sole, e sono facili sia da calzare che da scalzare, risultando
lavabili in lavatrice a bassa temperatura.
Manutenzione dei copriparabordi
Meglio dirlo subito: la manutenzione dei copriparabordi è semplice e veloce. Di certo un diportista
non vuole apportare alla propria barca nuovo elementi di cui doversi prendere cura continuamente!
È sufficiente ricordarsi di pulire i parabordi e di asciugarli prima di rivestirli con queste calze, le
quali al momento del bisogno possono essere pulite velocemente con acqua dolce e detergente
nautico, o eventualmente in lavatrice.