Ecco una guida per chi sta pensando a un ormeggio al transito a Genova: qui vedremo come
sfruttare al meglio queste ore di sosta nei nostri posti barca, e daremo inoltre una rinfrescata relativa
alle regole che normano questo peculiare tipo di ormeggio, che come ricorderemo tra poco può
essere gratuito. Buona lettura!

Ormeggio al transito a Genova: ricordiamo le regole
Per prima cosa, ancora prima di vedere come sfruttare in modo intelligente – e divertente, e
interessante – l’ormeggio al transito a Genova, vediamo brevemente cosa dice la legge a questo
proposito. Con i termini ormeggio al transito si indica in generale una sosta breve in un approdo,
una fermata di durata ridotta all’interno di una traversata più lunga. Ecco che allora un ormeggio al
transito è una sosta nel punto B nel contesto di una traversata da A fino a C; nel caso dell’ormeggio
al transito a Genova, per esempio, si potrebbe parlare di una fermata breve durante una crociera
lungo la sosta da Livorno a Nizza, per riprendere quindi il viaggio verso la costa francese dopo
qualche ora passata nel nostro porto turistico.

I motivi che possono spingere a sfruttare l’ormeggio al transito a Genova come altrove possono
essere i più diversi. Pensiamo per esempio alla necessità di riempire i serbatoi di acqua potabile e di
carburante, al bisogno di fare cambusa in vista dei giorni successivi di navigazione. Altre volte
ancora si tratta di una commissione veloce in città, e via dicendo. Di per sé, a livello normativo, il
motivo che spinge a chiedere l’ormeggio al transito in un porto turistico ha ben poca importanza: le
normative attuali – dopo anni di trascuratezza dell’ormeggio al transito – ci dicono che i porti
turistici devono obbligatoriamente riservare dei tratti di banchina per gli accosti in transito come per
gli approdi per rifugio. La normativa di riferimento è inserita nell’articolo 49-novies del Codice
della nautica, all’altezza dell’articolo 33 del D. L.vo 229/17. Sempre qui viene chiarito che “i tratti
di banchina sono riservati per la durata massima di 72 ore, rinnovabili per un ulteriore periodo di
pari durata nei casi di avaria all’unità, salvo che la permanenza oltre tali termini non sia giustificata
da ragioni di sicurezza della navigazione”. Ricordando che abbiamo dedicato un intero articolo alle
normative relative agli accosti in transito, ci limitiamo qui a sottolineare che il numero di posti
barca dedicati alle unità in transito è proporzionale alla grandezza del porto turistico. Un marina con
meno di 50 posti barca assegnerà a questa funzione 2 posti, mentre per esempio un porticciolo
turistico con meno di 100 posti ne riconoscerà 3. Quanto ai costi, la legge dice che l’ormeggio al
transito “è gratuito per un tempo non inferiore alle 4 ore giornaliere individuato dal concessionario
nella fascia oraria dalle ore 9.00 alle ore 19.00” e in ogni caso “per non più di tre ormeggi nell’arco
di ciascun mese”. Questo per sottolineare, insomma, che tale possibilità non va abusata, tanto più
che non è possibile prenotare un posto barca in porto turistico per il transito: il primo che arriva si
tiene l’ormeggio in transito.

Cosa fare durante l’ormeggio al transito a Genova: il massimo in poche ore
Ipotizziamo ora che la tua barca si stia portando al di là della diga foranea di Genova e della famosa
Lanterna cittadina per un ormeggio al transito nel nostro porticciolo turistico. Immaginiamo anche
che qualcuno dovrà occuparsi del motivo fondante della sosta temporanea, sia questo il pieno di
carburante, la cambusa, un piccolo problema al motore, e via dicendo. E immaginiamo anche che qualcun altro a bordo della barca si ritrovi ad avere 3 o 4 ore da spendere per visitare un angolo di Genova: cosa fare?
Chi non ha dimestichezza con il nostro marina turistico di Genova potrebbe pensare che, in un
tempo così ridotto, non valga nemmeno la pena abbandonare il porticciolo. Ma tra i punti forti del
porto Marina Porto Antico di Genova c’è per l’appunto quello di trovarsi in pieno centro storico: in
poche centinaia di metri si trovano infatti tutte le principali attrazioni della città.

Ecco quindi qualche esempio di cosa è possibile fare in sole 3-4 ore di sosta durante un ormeggio al transito a Genova:

Visitare l’Acquario di Genova: nella top list delle cose da fare a Genova c’è ovviamente il suo
famoso Acquario, il quale si trova a soli 5 minuti a piedi dai nostri posti barca. Una visita veloce
richiede 2,5 ore, una visita più tranquilla circa 4 ore. Perfetto per l’ormeggio in transito a Genova!
Le attrazioni del Porto Antico: per passare del tempo di qualità durante il transito a Genova è
possibile semplicemente passeggiare nell’area del Porto Antico, sapendo che qui troverai il Bigo, il
Vascello Neptune, per non parlare poco più in là del sottomarino Nazario Sauro, l’unico
sommergibile visitabile in mare in Italia, parte integrante del percorso espositivo del museo Galata
Museo del Mare.

Visitare i Rolli: vista la vicinanza al centro storico, anche i Palazzi dei Rolli rappresentano una meta
da considerare per sfruttare al meglio il tempo dell’ormeggio al transito a Genova: Via Garibaldi,
dove si trova la sede dei Musei di Strada Nuova, è ad appena 700 metri dal nostro porto turistico.
Da qui può iniziare il tuo tour delle splendide residenze storiche genovesi!
Una passeggiata lungo la promenade di Genova: e se invece volessi sgranchirti le gambe senza
abbandonare il mare? Allora un’ottima idea può essere quella di fare una passeggiata verso est,
raggiungendo prima Piazza Rossetti, e poi Corso Italia, per arrivare eventualmente fino alla
splendida Boccadasse, il più scenografico tra gli antichi borghi di pescatori di Genova. Tre ore circa
tra andata e ritorno!

Queste sono solamente alcune delle attività di qualità che si possono fare durante un breve
ormeggio al transito a Genova. Il nostro consiglio? Prolunga la tua permanenza: la Superba ha
tantissime cose da scoprire, da Piazza De Ferrari alla Lanterna, dalla Spianata Castelletto fino al
Mercato Orientale. Ti aspettiamo!