Pulizia barca: non è solo una questione estetica

Qui nel nostro porto turistico di Genova vediamo ogni giorno barche dei più diversi tipi e delle più differenti fogge. Scafi enormi, fino ai 75 metri di lunghezza, e scafi decisamente più piccoli, ormeggiati nella nostra pittoresca darsena, in mezzo ai tipici gozzi liguri e ai leudi genovesi. Barche nuovissime e scafi di tempi andati, barche utilizzate tutte le settimane e barche che invece aspettano a lungo i propri proprietari, barche tenute alla perfezione e scafi un po’ più trasandati, barche pulitissime e imbarcazioni che, invece, avrebbero forse bisogno di una seduta straordinaria di pulizie. Ma per quale motivo è così importante dedicarsi regolarmente a ripulire gli esterni e gli interni della barca, nettando ogni ambiente e ogni elemento, dalla sentina più profonda all’albero, dalla calandra del motore fuoribordo alla carena, per arrivare alla pulizia dei parabordi? Qualcuno potrebbe pensare distrattamente che sia unicamente una questione estetica. Ovviamente non è così: pulire la barca in modo attento e regolare è importante anche dai punti di vista igienico, economico, ambientale e della sicurezza. Vediamo come e perché!

Pulire la barca nel modo giusto per assicurare igiene e salubrità

Per prima cosa, una barca pulita presenta un ambiente più salubre. Pensiamo per esempio agli ambienti interni, che se non puliti e arieggiati costantemente possono diventare terreno di coltura non solo per batteri, ma anche per muffe: chi vorrebbe dormire in quelle cuccette? Non va poi dimenticato che molto spesso in barca si mettono le mani dove poco prima si erano messi i piedi scalzi, e questo la dice lunga su quanto è importante mantenere la coperta bene pulita. Quanto a salubrità, poi, la pulizia regolare e attenta della sentina così come dell’impianto idraulico e dei serbatoi è assolutamente essenziale, per evitare odori poco piacevoli o conseguenze ancora peggiori.

Si capisce quindi quanto sia importante procedere con una bella sanificazione totale della barca a inizio stagione, dal bagno agli armadietti, dalla sentina alla coperta, per poi procedere durante la stagione con delle più veloci e semplici sessioni di pulizia “superficiale”.

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La pulizia della barca per preservarne il valore economico

Il tempo è denaro, certo. E quindi il tempo speso a pulire la barca potrebbe essere tradotto in un costo economico. Anzi: nel caso in cui la pulizia della barca venga affidata a terzi, ovvero a dei professionisti, non serve nemmeno fare dei calcoli! Ma attenzione: la mancata pulizia della barca presenta dei costi ancora maggiori. Per fare un caso limite, pensiamo per esempio a una coperta in teak che non viene pulita né trattata con i prodotti appositi per parecchio tempo. Questo equivale a dire a “buttare” il valore stesso di questo pregiato legname, che solo se curato nel modo giusto può durare davvero a lungo. Ma pensiamo anche alla pulizia delle vele, la quale si rende necessaria per eliminare il sale e ridurre così la sua feroce azione corrosiva, per far durare questi elementi per più tempo. E questi sono solamente due esempi che provano quanto una regolare pulizia della barca possa tradursi in realtà anche in un concreto risparmio!

La pulizia regolare della barca per ridurre i consumi

Certo, si potrebbe sicuramente dire che anche la riduzione dei consumi si possa tradurre in uno risparmio economico. Ma ridurre i consumi vuol dire sia risparmiare carburante, e quindi soldi, sia ridurre l’impatto ambientale della propria navigazione. E cosa c’è che “rallenta” lo scafo, facendo aumentare i consumi? Tante cose, tra cui la presenza di sporco sull’opera viva della barca. Certo, l’antivegetativa permette di rallentare la proliferazione di alghe e di altri parassiti, ma spesso questi “ostacoli” si creano comunque, rallentando inevitabilmente la barca. All’aumentare dell’attrito, crescono ovviamente anche i consumi del motore: da qui dunque la necessità di tenere l’opera viva pulita, anche per ridurre costi e impatto ambientale.

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Pulire la barca regolarmente per aumentare il livello di sicurezza

Per avere una barca più bella, più sana, meno costosa e più amica dell’ambiente. E poi? Poi è necessario pulire la barca per incrementare la sicurezza della navigazione. Ecco, questo potrebbe persino essere il principale motivo che dovrebbe spingere tutti a pulire con impegno la propria imbarcazione. Gli esempi da fare, qui, sarebbero davvero tantissimi. Pensiamo per esempio alla catena dell’ancora. Il diportista che non procede mai alla pulizia di questo fondamentale collegamento potrebbe non scorgere affatto le condizioni precarie di un anello della a catena, che potrebbe per esempio rompersi del tutto durante un ormeggio in rada, spingendo chissà la barca verso altre imbarcazioni o verso degli scogli. Ma pensiamo a qualcosa di ancora più semplice: chi non si dedica almeno una volta l’anno alla manutenzione e alla pulizia delle battagliole potrebbe ritrovarsi con delle corrosioni non notate a livello dei candelieri o delle draglie. Ecco che allora, al momento sbagliato, uno di questi elementi potrebbe cedere, facendo cadere in acqua la persona che vi si era fiduciosamente appoggiata. Il concetto è semplice: un pezzo di metallo corroso dalla ruggine, ma sporco e quindi non visto, può diventare una grossa minaccia.

E ancora, vogliamo lo sguardo al locale motore. Nel momento in cui questo non è sufficientemente pulito diventa difficile scorgere piccole perdite, le quali potrebbero essere di olio motore, di carburante o di altri liquidi: come saperlo se le superfici non sono pulite? Non notare queste avvisaglie potrebbe tradursi nel ritrovarsi con motore guasto nel momento più sbagliato.

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Meglio pulire in modo sostenibile e intelligente

Insomma, pulire la propria barca non risponde a dei bisogni puramente estetici. Ecco allora che, utilizzando i prodotti giusti e programmando delle pulizie regolari nel tempo, si riuscirà ad avere una barca salubre, sicura, bella, valorizzata al massimo, e non stupidamente inquinante. Da questo ultimo punto di vista è bene sottolineare che anche la pulizia della barca può essere fatta nel rispetto dell’ambiente, preferendo dei detersivi ecologici. Infine, un ultimo appunto: cerchiamo di essere smart quando tiriamo a lucido la nostra barca, senza darci da soli la zappa sui piedi vanificando il proprio lavoro. Un esempio? Dopo aver pulito la carena, diamo una pulita anche ai parabordi, per non ritrovarsi a sporcare quello che si era appena lucidato!

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