Boat Docking

Negli USA c’è un campionato di ormeggio barche: il Boat Docking

Calma, pazienza, lentezza, attenzione, precisione: tutti questi termini sono legati in modo indissolubile al momento dell’ormeggio della barca. Certo, c’è l’ormeggio semplice, quando il posto barca è spazioso, quando non ci sono scafi vicini o in posizioni scomode, quando il meteo è favorevole, quando ci sono delle persone a disposizione per posizionare i parabordi o per gestire le cime d’ormeggio, quando il porto turistico scelto mette a disposizione tutto il necessario per favorire il “parcheggio” sicuro e comodo dello scafo. Ma c’è anche l’ormeggio della barca difficile: pensiamo a quello che avviene dopo il tramonto o prima dell’alba, o a quello che deve essere fatto con meteo difficile, magari in un posto barca tutt’altro che spazioso, senza poter contare su tutto l’aiuto di cui si avrebbe bisogno. In un caso o nell’altro, nessuno si dovrebbe mai sognare di guardare all’ormeggio delle barca come a una corsa o come a una gara: a contare non è il tempo impiegato, quanto la sicurezza, intesa come quella dell’equipaggio, della propria barca, degli scafi circostanti, delle attrezzature del marina, e via dicendo. Ma attenzione: c’è invece qualcuno che ha trasformato l’ormeggio barche in una gara vera e propria, con tanto di cronometro, di squadre, di classifica e di campionato su più eventi. Parliamo del Boat Docking, uno “sport” nautico che da più di 50 anni viene praticato negli Stati Uniti.

Origini del Boat Docking

La storia del campionato statunitense di ormeggio barche ha inizio nel 1971, nella città costiera di Crisfield, nel Maryland. Per intenderci, ci troviamo a est di Washington D.C, nelle acque della grande Baia di Chesapeake, che bagna Maryland e Virginia. Lì, nel porto di Crisfield, un navigante a un certo punto deve aver in qualche modo sfidato un altro marinaio, magari via radio: vuoi scommettere che ormeggio più velocemente di te? Ecco, le origini del Boat Docking nascono da qui, da qualche sfida amichevole, da quella volontà di trasformare – per gioco – qualsiasi cosa in una gara. Cosa che a partire dal 1971 è diventata via via sempre più seria, per trasformare una sfida tra amici in una disciplina sportiva che conta un campionato strutturato e molto seguito. Si parla infatti di gare organizzate ogni anno tra agosto e ottobre, in varie città e porti turistici della baia di Chesapeake, non solo in Maryland, ma anche in Virginia.

Chi pratica questo sport, ovvero il diportista che mette in gara sé stesso e il proprio scafo, si autodefinisce come un “Chesapeake Cowboy”. La prima parte del nome è da ricondurre alla baia stessa in cui è nata e prende luogo questa disciplina, mentre il termine Cowboy è da ricondurre ai peculiari movimenti che vengono effettuati durante le gare di ormeggio barche; le quali, non a caso, vengono chiamate anche “Water Rodeo”. ormeggi

Il campionato di ormeggio barche del 2023

Per capire di cosa stiamo parlando, può essere utile guardare al campionato di ormeggio barche del 2023. La prima gara si è tenuta il 27 agosto, a Taylors Island; la seconda il 3 settembre, a Crisfield, che come abbiamo visto è la città natale del Boat Docking; il 9 settembre ci si è spostati a Brew River, per poi passare a Hooper Island, a Solomons, a Suicide Bridge, fino ad arrivare all’ultima gara, che si terrà il 21 ottobre a Tilghman. Quest’anno, alla prima gara di Water Rodeo d’agosto, il pubblico presente nel porto turistico era composto da circa 2.000 persone, tutte riunite per poter vedere i più bravi “ormeggiatori” in azione. E di certo non si tratta di uno sport tranquillo. Al contrario, a quanto pare i piloti sono convinti che, più forte si grida, più l’ormeggio sarà veloce.

Come funziona una gara di ormeggio barche

Ma come funziona una gara di ormeggio barche, così come affrontata dai Chesapeake Cowboy? Prima di tutto, parliamo di barche a motore, a partire dalle tipiche Fisherman boats statunitensi allungate e basse, con poppa piuttosto larga. Ci sono varie categorie, anche per quanto riguarda la composizione delle squadre. E qui va detto che non ci si annoia: ci sono equipaggi composti da singoli adulti, ci sono squadre formate da marito e moglie, altre squadre con papà e figli, o persino squadre con adolescenti al comando e mamme incaricate ai “lazi”. Perché sì, esiste davvero una componente da ricondurre alle attività tipiche del cowboy. Mentre una persona è alle prese con le manovre in retromarcia della barca, l’altra è invece dedicata al lancio dei “lazi” ovvero delle cime opportunamente composte a “cerchio” per poter più facilmente centrare con dei lanci i 4 grandi pali di ormeggio che delimitano il posto barca.

Tutto inizia a barca ferma in acqua, pronta per il via: nel momento in cui il giudice intima la partenza, la barca si avvia a tutta velocità nell’area di ormeggio, per poi entrare nel posto barca rigorosamente in retromarcia, per arrivare con la poppa a pochi centimetri dalla banchina. Ma non è ovviamente tutto qui: lo scafo deve entrare all’interno dello spazio definito dai 4 pali che delimitano il posto barca, piloni che devono essere parallelamente “inanellati” con le cime d’ormeggio. Nel momento in cui la poppa si trova a pochi centimetri dalla banchina e tutte le cime sono assicurate, il cronometro viene fermato: l’equipaggio che impiega il tempo minore, vince.
Come si può immaginare, gli urti con i piloni qui sono all’ordine del giorno: il Water Rodeo non è assolutamente indicato per chi vuole mantenere la propria barca illibata. Va però sottolineato che i più veloci possono ambire a dei premi teoricamente sufficienti per rimettere in sesto la propria barca: in palio ci sono infatti solutamente fino a 10 mila dollari, senza considerare il fatto che spesso le barche partecipanti hanno delle piccole sponsorizzazioni di imprese locali.

Detto questo, lasciamo il Water Rodeo ai Chesapeake Cowboy, e continuiamo a dedicare tempo e attenzione all’ormeggio delle barche!

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